Testamento: la mancata autografia della data cosa comporta?



Interessante Ordinanza n.31322 del 10.11.2023, poiché distingue l’annullabilità del testamento olografo per omessa o l'incompleta indicazione della data, dalla nullità del testamento per difetto di autografia della data stessa.

La Corte preciserà infatti che l’omessa indicazione della data comporta l'annullabilità del testamento olografo, che può essere fatta valere nel termine di 5 anni dalla data in cui le disposizioni testamentarie hanno avuto esecuzione da chiunque vi ha interesse. Trattasi di requisito cui la legge ricollega la validità dell'atto, sicché deve escludersi che la data possa ricavarsi aliunde da elementi estranei all'atto o che l'invalidità del testamento sia subordinata all'incidenza in concreto dell'omissione della data sui rapporti dipendenti dalle disposizioni testamentarie (Cass. 6682/1988; Cass 7783/2001; Cass. 12124/2008).

Diversa valenza ha il difetto di autografia della data o la sua alterazione, oggetto delle deduzioni della ricorrente con la domanda principale di nullità, vizio che non va scrutinato solo nel caso in cui si discuta della capacità del testatore, venendo attinti i requisiti di validità dell’atto sotto il profilo formale, dovendo l’autografia riguardare l’intero contenuto dell’atto, in tutte le sue parti (inclusa la data; Cass. 27414/2018). In definitiva, nel testamento olografo l'omessa o incompleta indicazione della data ne comporta l'annullabilità; l'apposizione di questa ad opera di terzi, se effettuata durante il confezionamento del documento, lo rende nullo perché, in tal caso, viene meno l'autografia dell'atto, senza che rilevi l'importanza dell'alterazione.

Avv.Francesco Frigieri