Fondo patrimoniale e fisco: quando si realizza il reato di sottrazione fraudolenta??



Interessante sentenza della Corte di Cassazione, n.45163, depositata in data 9.11.23, poiché accoglierà il ricorso proposto dall’imputato a carico del quale era stato contestato il reato di sottrazione fraudolenta di beni per aver simulatamente donato alla figlia i beni vincolati in fondo patrimoniale, costituito prima dell'insorgenza del credito tributario.

Nel caso specifico, il costituente un fondo patrimoniale condannato nei giudizi di merito per il reato contestato di cui all’art. 11 del  D.lgs n.74/2000 (rubricato "sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte") sarà scagionato poichè non era stata data la prova che la condotta, tenuta allo scopo di eludere le ragioni creditorie del fisco,  fosse  idonea ad evitare il soddisfacimento dell'obbligazione tributaria.

Nel caso di specie,  i giudici di merito avrebbero dovuto verificare l'effettiva possibilita', da parte dell'Erario, di poter procedere ad esecuzione forzata su tale  bene, stante gli stringenti limiti fissati dall’art. 170 c.c. a tenore del quale "l'esecuzione sui beni del fondo e sui frutti di essi non puo' aver luogo per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia".

Non avendo accertato, in relazione all'immobile in esame, conferito in un fondo patrimoniale, se esso, alla luce dei limiti di cui all’art. 170 c.c, come interpretati dalla Cassazione civile, avrebbe potuto essere in concreto  aggredito dall'erario, non è possibile contestare all’imputato il reato di sottrazione fraudolenta dei beni.

Avv. Francesco Frigieri