Il punto sul vincolo di destinazione

Scritto il 29/02/2024
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Si segnala una sentenza del Tribunale di Ascoli Piceno del 24.3.2020 perchè tratta dell'interesse meritevole di tutela sotteso all'art. 2645 ter c.c. sui vincoli di destinazione.

Si tratta di un caso in cui una banca aveva iscritto un'ipoteca giudiziale su alcuni beni immobili di un debitore dopo che quest'ultimo aveva precedentemente trascritto un vincolo di destinazione irrevocabile a favore dei creditori della sua società.

  1. Il liquidatore della società ha chiesto l'accertamento dell'illegittimità o inefficacia dell'ipoteca giudiziale, mentre la banca ha chiesto l'inefficacia o nullità dell'atto di destinazione con la cancellazione della trascrizione.

  2. Il Tribunale ha accolto la domanda del liquidatore, dichiarando l'inesistenza dell'ipoteca giudiziale. Ha ritenuto che l'atto di destinazione fosse meritevole di tutela e che l'ipoteca iscritta successivamente fosse inesistente perché diretta a soddisfare un credito non funzionale allo scopo dell'atto di destinazione.

  3. Il Tribunale ha evidenziato che la valutazione della meritevolezza dell'interesse tutelato con l'atto di destinazione non coincide con quella per gli atti negoziali atipici. Ha sostenuto che l'interesse della beneficiaria fosse effettivo e non pretestuoso, in quanto volto alla protezione del ceto creditorio e alla salvaguardia dell'attività di impresa.

  4. Il Tribunale ha respinto la domanda della banca, ritenendo provata la capienza del residuo patrimonio del debitore e che l'atto di destinazione non pregiudicasse i creditori.

La decisione evidenzia l'importanza della meritevolezza dell'interesse tutelato con l'atto di destinazione. Questo principio assicura che gli atti di destinazione siano finalizzati a fini legittimi e non pretestuosi.

  1. La pronuncia sottolinea la necessità di bilanciare gli interessi del beneficiario dell'atto di destinazione con quelli dei creditori del disponente. Gli atti di destinazione non dovrebbero pregiudicare in modo ingiustificato i creditori.

  2. La decisione chiarisce che un atto di destinazione efficace può prevenire l'esecuzione coattiva dei creditori, ma non dovrebbe essere utilizzato per scopi pretestuosi o per sottrarre il patrimonio alla responsabilità civile.

  3. La sentenza affronta anche questioni pratiche legate all'applicazione degli atti di destinazione, come nel contesto dei piani concordatari. Questo solleva questioni complesse riguardanti l'equilibrio tra gli interessi degli stakeholder coinvolti.

In sintesi, la decisione evidenzia la complessità e l'importanza degli atti di destinazione patrimoniale nell'ambito della tutela degli interessi legittimi e della responsabilità civile. La valutazione della meritevolezza degli interessi e il rispetto dei diritti dei creditori sono cruciali per garantire l'equità e l'efficacia di tali strumenti giuridici.

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Avv.Francesco Frigieri