N.47: il vincolo di destinazione.


Cos’è il vincolo di destinazione?

Dal 1975, anno della riforma del diritto di famiglia, facciamo una salto al 2006, quando fu introdotto l'art. 2645 ter cod. civ., definito come vincolo di destinazione, quale esempio più ampio della proprietà destinata, dando qui, come nel fondo patrimoniale, la possibilità all'autonomia privata di creare questa forma di proprietà “atipica”, il cui contenuto è determinabile dall'atto di destinazione, riducendone il potere in capo al proprietario, previsto dall'art. 832 c.c. quale “diritto di godere e disporre della cosa in modo pieno ed esclusivo” .

Si tratta di un’altra eccezione all'art. 2740 c.c., il quale disciplina un atto tipico con un contenuto atipico, nel senso che la legge non stabilisce il suo contenuto che, essendo atipico, è sottoposto al giudizio di meritevolezza di cui all'art. 1322 c.c.  Ne sono esempi di finalità meritevole di tutela, tutti valori a rilevanza costituzionale: la  tutela disabili; famiglia in crisi; la  famiglia di fatto.             

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