Chi è il più forte nell’eredità?
Senza dubbio il coniuge perché è colui che per status ha diritto alla quota maggiore, per esempio, in mancanza di legittimari (figli ed ascendenti del coniuge) prenderà tutto; in mancanza di figli, ma in presenza di un fratello o sorella, prenderà la quota dei 2/3, negli altri casi 1/3. Ma poi ha un diritto di abitazione sulla casa familiare e sull'uso degli arredi, non negoziabile; poi se titolare di assegno alimentare, a seguito di divorzio, sarà beneficiario di una quota del trattamento di fine rapporto e della pensione di reversibilità, oltre all'assegno successorio in caso di cessazione del matrimonio. Esiste qualcosa che può scalfire questa supremazia? Sicuramente il testamento può essere lo strumento più efficace, sia per sfruttare la disponibile, sia per adottare altre soluzioni.
Alla prossima!