E' nullo l'accollo del mutuo, condizionato alla ipotetica separazione dei coniugi?



La risposta risulta affermativa.

Interessante sentenza della Corte di Cassazione n. 11923, depositata il 13 aprile 2022 in quanto prende posizione sulla validità, o meno, di un  accordo  intercorso fra i coniugi con il quale, in caso di separazione, uno dei due si sarebbe accollato il mutuo per euro 500.000,00.

La parte che ne invocava la validità è giunta fino in Cassazione, ma la Corte respingerà il ricorso e dichiarerà la nullità di tale patto,  poiché sottoscritto all’inizio del matrimonio e pertanto non meritevole di tutela, perchè condizionato al regime personale dei coniugi.

Peraltro, l’invocata legge 6/2014 che consente ai coniugi di stipulare una convenzione di negoziazione assistita volta a regolare gli aspetti patrimoniali in funzione della futura separazione non poteva trovare applicazione nel caso specifico, essendo tale scrittura sottoscritta non nel contesto della separazione, ma all'inizio del matrimonio, così come non poteva essere accolta la tesi sostenuta dalla ricorrente circa il riconoscimento del debito non essendovi prova della dazione di denaro.

La medesima logica risulta in linea con  un orientamento ribadito più in generale dalla Cassazione (vedi per tutte n.  11012, depositata  del 26 aprile 2021) con il quale è stata affermata la nullità dei patti in vista del futuro divorzio, anche se conclusi  al momento della separazione per determinare il contenuto del divorzio che verrà pronunciato anche  a distanza di soli 6 mesi.

Avv.Francesco Frigieri