Azienda ereditata: quando si forma la comunione tra coeredi?



Cass. Civ., sez. II, ord. 9 aprile 2025, n. 9309

Nel caso di azienda familiare, la comunione ereditaria tra coeredi si forma solo se e nella misura in cui l’attività viene goduta in comune con le caratteristiche presenti al momento dell’apertura della successione. Ma cosa succede se solo alcuni dei coeredi proseguono l’attività in via esclusiva, apportando migliorie e incrementi?

👉 La Cassazione ha accolto il ricorso di due fratelli, i quali avevano gestito per decenni l’azienda familiare (una tipografia) dopo la morte del padre, senza alcun contributo della madre e della sorella. Dopo la morte della madre, veniva invece rivendicava la quota aziendale “dinamica”, ovvero l’attività così come si era evoluta nel tempo grazie alla gestione solo dei due  figli.

🔍 La Corte ha chiarito che:

La comunione ereditaria si limita alla consistenza originaria dell’azienda, esistente al momento dell’apertura della successione.
Gli incrementi, utili e migliorie successive non sono parte del patrimonio comune se realizzati esclusivamente da alcuni coeredi.
La continuazione dell’attività da parte di uno o più coeredi determina la nascita di un’attività separata, con una netta distinzione tra il bene ereditato e il nuovo valore aziendale generato post mortem.

💡 La decisione ribadisce un principio cardine:

Non si può dividere ciò che non è mai stato in comunione.
La valutazione dell’azienda ai fini divisionali va riferita alla data di apertura della successione, non a quella della divisione, salvo rivalutazione come debito di valore.

Il principio di diritto è quindi quello secondo cui l'azienda ereditaria forma oggetto di comunione fin tanto che rimangano presenti gli elementi caratteristici della comunione, e cioè fino a quando i coeredi si limitino a godere in comune l'azienda relitta dal de cuius; allorché, invece, quest'ultima viene ad essere esercitata da uno o da alcuni dei coeredi la comunione incidentale è limitata all'azienda come relitta dal de cuius, con gli elementi - materiali e immateriali - esistenti al momento dell'apertura della successione.

📎 Per i professionisti della pianificazione patrimoniale questo arresto è particolarmente rilevante in tutti quei contesti in cui si intrecciano impresa familiare, decesso di uno dei titolari e pretesa successoria da parte di altri eredi non coinvolti nella gestione.

Avv. Francesco Frigieri