Il punto su eredità e miglioramenti, quali diritti?

Nel mese di maggio 2025, segnalo l’ordinanza n. 9309/2025 della Corte di Cassazione, che chiarisce un tema cruciale nella successione ereditaria: cosa succede se uno solo degli eredi apporta miglioramenti a un bene ereditato?

Il caso esaminato riguarda in particolare la successione di un’azienda familiare condotta da un solo coerede.


Il caso in esame

Nel giudizio analizzato, uno degli eredi aveva continuato da solo l’attività dell’azienda familiare, facendola crescere e aumentandone il valore. Gli altri coeredi non avevano partecipato né investito.

La Corte ha escluso che gli incrementi aziendali successivi all’apertura della successione entrassero nella comunione ereditaria.


Principi giuridici affermati dalla Cassazione

📌 Cass. Civ., sez. II, ord. 9 aprile 2025, n. 9309

“La comunione ereditaria si forma solo con riferimento all’azienda nella consistenza esistente al momento dell’apertura della successione.”

🔹 Ne deriva un principio fondamentale: “Non si può dividere ciò che non è mai stato in comunione.”

Gli aumenti di valore aziendale avvenuti dopo la morte del de cuius, a opera di un solo coerede, restano personali e non rientrano nella massa da dividere.


Implicazioni pratiche

✔️ Per le aziende familiari: La valutazione dell’azienda va fatta al momento dell’apertura della successione. Gli sviluppi successivi non spettano a tutti gli eredi, ma solo a chi li ha generati. Eventuali conguagli si possono considerare solo come debito di valore, non come quota di comunione.

Per i beni immobili, invece, vale una regola diversa:

📌 Per Cass. n. 27580/2024 e altre: • Le migliorie si incorporano al bene (principio di accessione); • Incidono sulla stima in sede di divisione ereditaria; • Il coerede che ha sostenuto le spese ha diritto al rimborso pro-quota, senza rivalutazione (essendo debito di valuta).


Precedenti giurisprudenziali rilevanti

• Cass. n. 5527/2020 • Cass. n. 5135/2019 • Cass. n. 29247/2020 • Cass. n. 857/1999 • Cass. n. 6982/2009


FAQ

Cosa succede se uno solo degli eredi continua l’impresa di famiglia? Se prosegue l’attività da solo e la sviluppa, gli incrementi successivi non sono comuni. Solo il valore esistente al momento della morte entra in comunione ereditaria.

Le migliorie a un immobile ereditato in comunione si dividono? Sì, ma il coerede che ha sostenuto le spese ha diritto a un rimborso pro-quota, senza interessi o rivalutazione.

La divisione ereditaria considera gli investimenti post mortem? Solo se si tratta di migliorie materiali a beni comuni. Per aziende o attività economiche sviluppate da uno solo, vale la fotografia al momento della morte.

Chi paga le migliorie? Il coerede che ha sostenuto la spesa può chiedere agli altri il rimborso della quota di loro spettanza, ma senza rivalutazione monetaria.

È possibile rivalutare il valore dell’azienda successivamente? Solo in funzione di debito di valore, non come quota di comunione, se la crescita è dovuta all’attività esclusiva di un coerede.


Conclusione

Questo principio giurisprudenziale è fondamentale per ogni consulenza successoria che coinvolga aziende familiari e beni immobili comuni: distingue chiaramente tra ciò che entra nella comunione ereditaria e ciò che non vi rientra, ovviamente occorre essere in grado di dimostrarlo .


🔎 Vuoi approfondire questi argomenti? 📬 Iscriviti al network di patrimoniahub.it, ti aspettiamo.

🖋️ Avv. Francesco Frigieri #pianificazionesuccessoria #azienda #eredità #cassazione #divisioneereditaria #beniimmobili #famiglia #trust #consulenzapatrimoniale