Il punto su conazione di dossier titoli: requisiti di validità e forma legale​

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L'Ordinanza n. 31170 del 5 dicembre 2024 della Corte di Cassazione ha ribadito la necessità dell'atto pubblico per la validità delle donazioni di dossier titoli. Questo articolo analizza gli obblighi giuridici, le implicazioni fiscali e fornisce esempi concreti per aiutare a comprendere chiaramente le procedure da seguire.

 

Requisiti legali per la Donazione di Titoli

Secondo l'articolo 782 del Codice Civile, la donazione deve essere formalizzata tramite atto pubblico con la presenza obbligatoria di due testimoni. Tale formalità serve a garantire che il donante sia pienamente consapevole dell'importanza dell'atto che sta compiendo. La mancata formalizzazione comporta automaticamente la nullità della donazione.

 

Analisi dell'Ordinanza n. 31170/2024

Nel caso specifico esaminato dalla Cassazione, il trasferimento di titoli per €144.607,93 è stato invalidato poiché non rispettava l'obbligo di forma dell'atto pubblico. Gli eredi hanno impugnato la donazione e la Corte ha dato loro ragione, confermando l'assoluta necessità della forma solenne.

La pronuncia si inserisce in un orientamento giurisprudenziale consolidato, a partire dalla sentenza delle Sezioni Unite n. 18250/2017, laddove la Corte ha proposto una classificazione ed esemplificazione di ciò che rientra nelle donazioni dirette, rispetto a quelle indirette.

Tuttavia, vale la pena segnalare la sentenza n. 7442/2024, che ha ritenuto fiscalmente rilevante un bonifico bancario tra zio e nipote come donazione, pur senza entrare nel merito della sua validità formale.

La sentenza n. 7442/2024 non contraddice esplicitamente la decisione delle Sezioni Unite; tuttavia, la qualificazione del bonifico come donazione indiretta potrebbe essere ritenuta problematica se si tiene conto del quadro civilistico. È fondamentale che la forma del trasferimento e l’intenzione del donante siano chiari per evitare problemi sia sul piano civilistico (nullità) sia sul piano fiscale (imposta sulle donazioni).

 

Esempi concreti di donazioni di titoli

  • Caso valido: Mario Rossi decide di donare titoli azionari del valore di €50.000 a sua figlia. Mario si rivolge a un notaio, il quale redige un atto pubblico in presenza di due testimoni. La donazione risulta pienamente valida.

  • Caso non valido: Luca Bianchi trasferisce azioni per €30.000 al figlio attraverso un semplice bonifico bancario, senza atto notarile. Alla sua morte, gli eredi contestano l'atto, che viene dichiarato nullo.

 

Consigli pratici

  • Rivolgersi sempre a un notaio per formalizzare la donazione tramite atto pubblico.
  • Valutare attentamente le implicazioni fiscali prima di procedere.

  • Documentare chiaramente l'intenzione del donante per eventuali future contestazioni.

  • Evitare trasferimenti informali che potrebbero generare conflitti tra gli eredi.

 

FAQ

È valida una donazione di titoli senza atto pubblico?
No, secondo l'articolo 782 del Codice Civile, la donazione di titoli senza atto pubblico è nulla.

Quali sono le differenze tra donazione diretta e indiretta?
La donazione diretta richiede l'atto pubblico, mentre quella indiretta avviene tramite operazioni differenti e non necessita della forma solenne, purché rispettino le formalità del negozio utilizzato.

Quanto costa formalizzare una donazione di titoli tramite notaio?
I costi variano in base al valore della donazione e al notaio scelto, ma solitamente si attestano tra i 500 e i 2.000 euro.

Quanto tempo richiede la formalizzazione di una donazione?
Generalmente l'atto può essere redatto in poche settimane, dipende dalla disponibilità del notaio e dai tempi necessari per la raccolta della documentazione.

Possono gli altri eredi contestare una donazione formalmente valida?
Sì, ma se la donazione è stata effettuata nel rispetto di tutte le formalità richieste dalla legge, è molto difficile che tale contestazione abbia successo.

 

Avv. Francesco Frigieri